13 Maggio di Sessantotto stagioni fa

Se ne andò un giorno di Febbraio. Sessantotto stagioni fa. A volte sembra ieri; altre no. E nel suo compleanno, che ha lasciato immobile senza il suo respiro, vedo mia madre assentarsi. Mi sono sempre chiesta il dove, mai il perché. Poi, dopo 68 Stagioni: autunno, inverno, primavera, estate. Ed ancora autunno, inverno.. dalle sue mani, solo poche righe.

“Ieri alle 7 del mattino sono andata a festeggiare un compleanno che da sedici anni festeggio da sola. La discesa è stata facile, ma la salita per tornare a casa … In compenso c’era Angelo che mi tirava.” campos.jpg

Così la guardo, io che a km di distanza, di mia madre non posso abbracciare nulla se non i pensieri. E mi rendo conto che l’amore, quello che il mondo allontana, ridimensiona, sbeffeggia, destruttura. L’Amore, quella cosa lì, esiste davvero. Ché gli occhi nocciola di mia madre, sono scheggiati dal verde degli occhi di mio padre e da sfumature d’eternità.

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